TRADIZIONE E MODERNITA' A TONARA in un inchiesta condotta nel 1928 da Giuseppe Tore
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Verso la regione Trocheri, e nel punto di strada ferrata più prossimo al paese, esisteva il villaggio di Intrerrios, che significava paese tra i rivi. Di tal paese non resta memoria di sorta. Le traccie poi che, al fiume s'Isca, esistono presso il molino idraulico di un molto antico proprietario di esso, certo sacerdote Emanuele Defigus, secondo le fondate as¬serzioni di quest'ultimo sono avanzi di un ponte romano. Tali traccie sono in regione Garrutu.Presso la frazione di Toneri esistono ruderi ben solidi della chiesa di S. Anastasia, costruzione artistica pisana.Sul poggio su Nurazze, presso la località Su Pranu e Perdas Lobàdas e in prossimità al paese, sorgeva un nuraghe, in vista della rupe Tessile di Aritzo.Non molto distante da Su Nurazze, in regione Marti e s'Iscova, si hanno le domos de i' gianas costituite di due stanzette comunicanti fra loro. Questa necropoli fu descritta e illustrata dal prof. Antonio Taramelli, direttore del museo di Cagliari, nel bollettino di antichità, verso il 1908.Anche nelle regioni di Mattalè e di Tracullàu o Tonnài, trovansi traccie di abitazioni. In Tracullàu dal 1855 al 1860 all'incirca si fecero degli scavi, e vennero messi alla luce quattro orci o vasi, dei quali tre si sfasciarono perchè umidi ancora, il quarto perchè tolto con maggior attenzione e asciugato subito al sole, potè essere conservato, tanto che esiste ancora; è visibile in una casa privata [Legg. al capitolo n. 17 pag. 128].
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